Manifesta è la biennale nomade europea di arte e cultura contemporanea. Quest’anno (2018) Manifesta 12 si svolgerà a Palermo dal 16 giugno al 4 novembre 2018, mettendo in mostra opere di famosi artisti internazionali in diverse parti della città.
La biennale Manifesta Palermo vedrà in mostra 30 lavori, installazioni pubbliche, performance e interventi urbani sparsi per 15 luoghi della città di Palermo.
Manifesta Palermo Date
La data di apertura di Manifesta Palermo è il 17 giugno. L’intera manifestazione si svolgerà fino al 4 novembre 2018.
Palermo – Manifesta 12.
“Il Giardino Planetario. Coltivare la coesistenza” è il tema di Manifesta 12, un’indagine sui fenomeni geopolitici, sociali ed ecologici di oggi.
Si svilupperà attorno al concetto di “coesistenza” l’edizione di Manifesta Palermo. , la biennale d’arte contemporanea itinerante che nel 2018 approderà a Palermo, dal 16 giugno al 4 novembre. I Creative Mediators sono Bregtje van der Haak, Andrés Jaque, Ippolito Pestellini Laparelli e Mirjam Varadinis.
Tema biennale d’arte palermo 2018
Il Giardino Planetario. Coltivare la coesistenza è il progetto pensato dai Creative Mediators per l’edizione palermitana di Manifesta. Si tratta di un’indagine sul significato di “coesistenza” nel mondo di oggi. Reti informative invisibili, interessi privati transnazionali, intelligenza algoritmica e processi ambientali sono le dinamiche che Manifesta osserverà attraverso la lente unica di Palermo. La città è, infatti, crocevia di tre continenti nel centro del Mediterraneo.
Hedwig Fijen afferma
il valore aggiunto di Manifesta 12 è il fatto che il programma della biennale si svolge a Palermo, città in cui si articolano importanti fenomeni geopolitici, sociali ed ecologici del nostro tempo. Palermo rappresenta le profonde complessità che tutto il mondo sta affrontando. Speriamo che la kermesse crei nuove prospettive in termini di eredità materiale e immateriale per il futuro della città.
IL MONDO COME “GIARDINO PLANETARIO”
Due le suggestioni – una pittorica e l’altra “botanica” – da cui scaturisce il tema della biennale, quest’anno particolarmente centrata sullo studio dei fattori “ambientali” che determinano le dinamiche sociali, antropologiche e politiche dell’umanità.
La prima è Veduta di Palermo, dipinto realizzato da Francesco Lojacono del 1875 e conservato presso la Galleria d’Arte Moderna di Palermo.
L’altra suggestione arriva dalla teoria formulata da Gilles Clément, botanico francese che nel 1997 ha definito il mondo come un “giardino planetario”, di cui l’umanità ha il compito di essere il “giardiniere”.
Manifesta palermo programma – LE 4 SEZIONI
“Il Giardino Planetario” ospiterà quattro sezioni principali, ciascuna delle quali si farà interprete degli argomenti chiave della proposta curatoriale.
Garden of Flows, che si svolgerà all’interno dell’Orto Botanico, si concentrerà sulla tossicità, sulla vita delle piante e sulla cultura del giardinaggio, esplorandolo in relazione ai beni comuni globali;
Out of Control Room investigherà il tema del potere nell’attuale regime di flussi globali;
City on Stage si rivolgerà alle opportunità esistenti nel centro e nelle periferie di Palermo per portare avanti progetti finora interrotti e mai realizzati. Collaborazioni produttive tra partners locali e stranieri con l’obiettivo di agire come catalizzatore verranno incentivate con l’obiettivo di dare l’avvio in città a iniziative a lungo termine;
I luoghi di manifesta Palermo
Il Teatro Garibaldi, location da poco riaperta al pubblico che sarà una delle sedi del programma degli eventi pubblici, tra cui dibattiti, workshop e proiezioni cinematografiche.
Il quartiere Kalsa sarà il fulcro nevralgico di Manifesta, con i già citati Orto Botanico e Teatro Garibaldi, Piazza Magione, la Chiesa dei Santi Euno e Giuliano e Palazzo Butera. In programma anche progetti al di fuori del centro di Palermo, sia al sud che al nord della città, come nel quartiere ZEN.
Luoghi e protagonisti di Manifesta 12
La biennale ha annunciato ufficialmente cinque nuovi luoghi e dieci degli artisti coinvolti nella manifestazione. I siti si aggiungono al Teatro Garibaldi, l’Orto Botanico, piazza Magione, la Chiesa dei SS. Euno e Giuliano e Palazzo Butera, presentati già lo scorso novembre. Sono i centrali Palazzo Forcella De Seta, Palazzo Ajutamicristo e Palazzo Costantino e i periferici Zen,e Pizzo Sella.
Tra i dieci artisti annunciati
Il paesaggista e filosofo francese Gilles Clément, il cui libro Il Giardino Planetario è di ispirazione per l’intera manifestazione, con lo studio Coloco coltiva degli orti comunitari nel quartiere Zen.
Il giovane collettivo londinese Cooking Section opera tra arte e architettura e analizza i sistemi agricoli di irrigazione a secco.
L’artista e “attivatrice” Marinella Senatore concepisce una processione urbana durante il giorno dell’inaugurazione.
Uriel Orlow con una video installazione a Palazzo Butera indaga valore della memoria e sul potere evocativo della botanica.
Presenteranno un nuovo lavoro anche gli artisti Maria Thereza Alves, Jelili Atiku, John Gerrard, Khalil Rabah, il collettivo di architetti Rotor e lo scrittore Giorgio Vasta.
Complessivamente, Manifesta 12 Palermo si compone di più di 30 nuovi lavori, installazioni pubbliche, performance e interventi urbani e si dirama in più di 15 luoghi iconici di Palermo.
Cos’è Manifesta Palermo
Manifesta, la Biennale nomade europea, nasce nei primi anni ’90 in risposta al cambiamento politico, economico e culturale avviatosi alla fine della guerra fredda e con le conseguenti iniziative volte a facilitare l’integrazione sociale in Europa.
Manifesta è stata fondata ad Amsterdam dalla storica dell’arte olandese Hedwig Fijen, che ancora oggi la guida. Ogni nuova edizione viene avviata e finanziata individualmente, ed è gestita da un team permanente di specialisti internazionali.
Il team di Manifesta 12
Il team di Manifesta 12 lavora dai suoi uffici di Amsterdam e Palermo, ed un ufficio di prossima apertura a Marsiglia.
Diretta da Hedwig Fijen e Peter Paul Kainrath, la squadra permanente è composta da Tatiana Tarragó, Paul Domela, Esther Regueira, Yana Klichuk, Asell Yusupova, Marieke van Hal and Mikaela Poltz, nonché dal direttore generale di Manifesta 12 Roberto Albergoni e dalla coordinatrice Francesca Verga.
Nel prossimo decennio, Manifesta si concentrerà sulla propria evoluzione da autorevole biennale d’arte contemporanea a piattaforma europea interdisciplinare volta a esplorare e catalizzare un cambiamento sociale positivo in Europa attraverso la cultura contemporanea.
Sedi della Biennale Manifesta 12
Palazzo Costantino, Palazzo Ajutamicristo, lo ZEN, Pizzo Sella, Palazzo Forcella De Seta, Piazza Magione, Palazzo Butera,CHIESA DEI SANTI EUNO E GIULIANO, ORTO BOTANICO DI PALERMO e teatro Garibaldi.
Programma degli Eventi Collaterali di Manifesta 12
5X5X5: I PROGETTI SELEZIONATI
Di seguito, la lista dei progetti selezionati:
5x artisti
• Collectif Corps Citoyen, El Aers – The Wedding Project (Tunisia)
• Collective Intelligence, Il Traffico (Finlandia)
• Didem Erk, I wish I could not be traced in the archives (Turchia)
• Joe Highton and Victor Ruiz Colomer (Gran Bretagna e Spagna)
• Marcello Maloberti, Circus Palermo (Italia)5x gallerie
• Annet Gelink Gallery, tegenboschvanvreden and Martin van Zomeren, As far as hands can reach (Paesi Bassi)
• Galleria Continua, Berlinde de Bruyckere (Italia, Cina, Francia e Cuba)
• Exile, EXILE X Summer camp: ‚May the bridges I burn light the way‘ (Germania)
• Galleria Franco Noero e Simon Starling, The Beheading (Italia)
• Galleria Lia Rumma, CEIBA GARDEN PROJECT_2017 (Italia)5x istituzioni
• Accademia di Belle Arti di Brera, Accademia di Belle Arti di Palermo e Scuola Politecnica di Palermo, The hidden city (Italia)
• DOHA Institute for Graduate Studies, Practices of Unlearning: coloniality, Knowledge and Migration (Qatar)
• MASS Alexandria, Sometimes I Think I Can See You (WT) (Egitto)
• Royal Institute of Art di Stoccolma, Decolonizing Architecture advance course, The Heritage of Fascist Architecture (Svezia)
• École Spéciale d’Architecture di Parigi, INGRUTTATI PALERMO (Francia)