Devo ammettere che, quest’opera d’arte, la SP.C.6.01.W, 2018 di Carlotta è CAWA realizzata in occasione di Ritrovarsi, edizione 2018, non mi piaceva per niente. Non mi diceva nulla. Questi pochi segni sulla parete, gli occhi neri, i pochi capelli e un muro, mi facevano apparire quest’opera un po’ povera rispetto ad altre opere pi ù appariscenti, diciamo più di impatto.
Con il tempo però, vedendola ogni giorno, è diventata una figura familiare, ha assunto significati simbolici molto forti.
Con il tempo ho iniziato a ritenere quest’opera sempre più interessante. Quel muro, sul volto della ragazze, era da un lato impedimento alla libertà di parola e di espressione, dall’altro lato però era anche voglia di stare in disparte, un guardare dietro la persiana, una rappresentazione dello stare a guardare, tipico di questi vicoli.
Per me, giorno dopo giorno, è diventato sempre più evidente. Sempre più simbolico.
Uno strano destino
Nel tempo, poi, senza nessun volere dell’artista, sono intervenuti altri. L’opera ha amplificato il suo messaggio.
A quel muro si è aggiunto del cemento, in teoria una sorta di restauro dell’immobile.
Non so quanto gli operai abbiano capito l’opera. Eppure, invece, di nascondere il muro, forse anche con l’intento di preservare l’opera, (è stato evidente anche a loro che non era un disegno qualunque) hanno aggiunto un altro elemento.
Il cemento in forma di snella a riempire eventuali buchi che si fossero creati sul muro. Un ulteriore elemento di ostacolo alla parola inopportuna nel momento stesso in cui è detta.
Un opera ingabbiata
Oggi quest’opera, oltre al muro, oltre al cemento, è stata anche ingabbiata. È caduto il tetto del palazzo dove è stata posta. Il comune ha messo in sicurezza l’area.
Quell’impossibilità ad esprimersi, a dire la propria opinione, quell’oppressione, viene ancor più rimarcata dall’intervento di altri.
Nessuno vuole o riesce a liberare questa donna che in qualche modo, a modo suo, vorrebbe brillare.
Cosa ne sarà di questa ragazza? E di quest’opera?
Questa donna troverà la libertà nella distruzione del muro? L’opera probabilmente verrà demolita insieme al muro.
Possibile che non si possa far cadere questo muro dal suo volto? E che l’unico spiraglio di libertà sarà la sua totale distruzione?
Chissà. Come dicevo è un opera con uno strano destino. Sono curioso di vedere cosa accadrà a quest’opera.